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Impegno verso la collettività

Cromology protagonista alla Casa del Cinema di Roma

By 27 Maggio 2022Maggio 31st, 2022No Comments

L’intero set della Casa del Cinema di Roma è stato realizzato con prodotti Cromology Italia, veicolati attraverso due storici marchi quali MaxMeyer per tutte le fasi murali e Baldini Vernici per ogni superficie in legno.

Un intervento unico nel cuore di Villa Borghese

“Proprio in Cromology – spiega l’artista e designer Francesco Zavattari  che ha curato l’allestimento – si dice ‘Chi crea colore, crea bellezza’, ed è proprio quello che, insieme ai miei splendidi collaboratori e a tutti coloro che mi e ci hanno accolto in modo straordinario, abbiamo cercato di fare anche in questo caso”.

Un progetto di Interior che nasce per rendere belli e funzionali gli spazi. Spazi cui Francesco Zavattari ha voluto  dare forma, per stupire ed emozionare tutti coloro che li vivranno.

Questo vale ovviamente sia per le abitazioni private in cui sentirsi al sicuro, che per le grandi sale meeting dove si condividono progetti e idee, per gli studi medici in cui ci si prende cura dei pazienti. Vale anche per i ristoranti che devono rilassare e mettere a proprio agio, o per i negozi che intendono dare valore ai propri clienti. Vale infine per gli spazi esterni da arricchire con opere d’arte mai fini a sé stesse, ma rese completamente armoniche con il contesto. E così via. Vale, allo stesso modo, anche per luoghi pubblici capaci di accogliere migliaia di visitatori ogni anno. È il caso di quanto fatto con il restyling della nuova sala d’accueil della Casa del Cinema di Roma.

“Il design quindi che ho concepito rispondeva a un’idea che promuovo sempre nel mio lavoro, in particolare con la fotografia: tirar fuori la “star” nascosta in ogni persona. Così, non ho semplicemente realizzato un ingresso che porta al mondo del Cinema, quanto, piuttosto, un ingresso che è già Cinema e che rende ogni visitatore una star da red carpet, appunto”.

“Per tracciare questa identità – spiega l’artista – sono necessarie le forme, i materiali e, naturalmente, i colori: ho scelto, in questo caso, una tricromia di Cromology che omaggiasse la tavolozza della Casa del Cinema con il suo famoso connubio di rosso, bianco e nero. Li ho pensati applicati in modo audace, ma nel pieno rispetto dell’eleganza contestuale. Ho poi incorniciato il tutto con la mia tipica serie di colonnati, intrecci aerei e complementi lignei, sintesi e summa di un concetto di design italiano, orientale e nordeuropeo com’è nel mio personale sentire esperienziale. E poi i disegni, le linee e gli intrecci che nel mio lavoro hanno un peso costante e fondamentale”. 

L’invito è quello di recarvi alla Casa del Cinema per vivere e comprendere al meglio tutto questo.